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188. Francesco Sforza al capitano del Seprio 1452 maggio 5 Milano

Francesco Sforza ribadisce al capitano del Seprio l'ordine non eseguito di provvedere che venga restituito a Francesco da Fossato, siniscalco generale ducale, il vino che gli è stato tolto da Fatiolo da Lampugnano.

Capitaneo nostro Seprii.
Questi dì proximi passati, ad supplicatione de messer Francisco da Fossato, nostro generale sescalco, te scripsimo dovesti provedere et servare modo gli fosse restituito il vino colto per Fatiolo da Lampugnano, segundo in esse littere nostre et supplicatione si contiene. Noviter è venuto da nuy dicto messer Francisco condoliendosse che anchora non hay facto provisione veruna ala restitutione o satisfactione d'esso vino. Pertanto, iterato te scrivemo et comandiamote che circa de ciò talmente provide ch'el dicto messer Francisco non habia digna casone de condolerse, et como in le altre nostre se contiene. Data Mediolani, die quinto maii MCCCCLsecondo.