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211. Francesco Sforza al podestà di Casalmaggiore 1452 luglio 3 presso Trignano

In merito al ricorso presentato da don Mansueto per la vertenza che ha con don Antonio di Extortebony, prevosto della chiesa di Santa Maria di Sabbioneta, il duca vuole che il podestà di Casalmaggiore o il suo luogotenente avverta il prevosto, o persona a conoscenza della vertenza, di andare entro dieci giorni da lui perché intende fare sapere quanto don Mansueto allega in merito alla controversia. Nel frattempo nulla deve essere modificato.

Potestati nostro Casalis Maioris sive eius locuntenenty. Aciò possiamo pyù dignamente provedere circa la querela ne fa il reverendo misser don Mansueto, nostro fratelo carissimo, per la differentia ha con don Antonio dy Extortebony, preposito dela chiesa de Sancta Maria de Sabloneta, volemo et comandemoti che monisy l'altra parte che fra decy (dì), dopo la monicione facta, venga, ho manda da nuy persona informata dela causa che habia ad intendere quelo se vorà alegare per la parte del prefato misser Mansueto, non lasando itterum innovare cossa alchuna in li bony per li qualy vertise la differentia e, quando la fosse fata, fala redure ad pristinum statum, rescrivendone come haveray fato del tuto. Ex felicibus castris nostris apud Trignanum, die iii iulii MCCCCLII.