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249. Francesco Sforza al podestà e al castellano di Vigevano 1452 agosto 3 presso Quinzano

Francesco Sforza informa il podestà e castellano di Vigevano di aver scritto a Galeazzo Coli e al fratello Giorgio, nonché a Giovannolo Galazi, ai quali ha ordinato che portino a soluzione entro quindici giorni la vertenza loro affidata che il condottiero e affine ducale OttavianoVisconti ha con Iop oste. Il duca vuole che il podestà intervenga affinché il predetto termine sia osservato.

[ 71v] Potestati et castelano nostris Viglevani.
Non intendemo nuy ch'el strenuo Ottaviano Vesconte, nostro conductero e affine dilecto, sia menato per litigio in la causa vertente fra luy e uno Iop hosto in quela nostra terra de Vigevano, havimo scripto ad Galiazio Colo e G(e)orgio similiter di Coli ac Iohannolo Gallatio, ay queli è stata commessa essa differentia, la debiano omnino decidere fra lo termino de xv dì continui, etcetera, come se contene in quele nostre litere. Per la qual cossa ve scrivemo ancora a voy e comandemo che servate ogni modo expediente infra ch'essi arbitri omnino decidenno fra lo dicto termino essa controversia, aciò che per tale materia non sia bexogno puy replicare nostre letere. Ex felicibus nostris castris apud Quinzanum, die iii augusti MCCCCLsecundo.