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262. Francesco Sforza al podestà di Casalmaggiore 1452 settembre 1 presso Quinzano

Francesco Sforza vuole che il podestà di Casalmaggiore, accertato il vero di quanto reclamato, faccia restituire da Niccolò Maltraversio e da Martino dalla Mota a Cristoforo Maltraversio dalla Mota quanto da lui pagato, in loro vece, quand'era console per l'acquisto di frumento.

[ 73v] Potestati Casalismaioris.
Havemo lamenta da Christoforo Maltraversio dala Mota che, essendo luy consule, fu astrecto a pagare et dare a certi homini d'arme certa quantitade de frumento per la renitentia et inobedientia de Nicolò Maltraversio et Marthino dela Mota, li quali doviano pagare dicto frumento et, avegnadio che più fiate l'habia rechesto, non lo pò rehavere. Pertanto te scrivemo et committemo habi da ti li dicti Nicolò et Marthino, et constandote essere quello expone, providi et astrengi per ogni via de rasone essi Nicolò et Marthino per forma che satisfaciano al predetto Crhistoforo de tuto quello che debitamente gli denno dare, procedendo in questo summariamente et senza litigio alchuno. Ex castris apud Quinzanum, primo septembris 1452.