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298. Francesco Sforza al commissario di Pralboino 1452 settembre 15 presso Quinzano

Francesco Sforza vuole che il commissario di Pralboino risolva la vertenza tra il marchese da Corvono e Comino da Farina, oste di Gambera, che ha venduto al marchese una cavalla, di cui fu poi privato per essere risultata rubata. Il duca lascia al commissario di risolvere il caso affidandosi a quello che el debito e la rasone richiedono in modo che le parti non abbiano di che lamentarsi.

[ 81r] Commissario Pralboinno.
Si lamenta marchexe da Corvono che, havendo comperato una cavala da Comino da Farina, hostiero a Gambera, de lì ad alcuni dì, perché dicta cavala si ritrovò robata, bisognò fusse renduta, perché così gli fo da nostra parte comandato, et che el dicto hostero non gli vole restituire li denarii. Pertanto te scrivemo et comandemo habi da te el dicto hostero, et intende l'una parte e l'altra, et fa quello volle el debito e la rasone per forma che niuna d'esse parte dignamente si possa agravare, et in questo procedi summariamente senza littigio alchuno. Data in nostris felicibus castris apud Quinzanum, xv septembris 1452.