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333. Francesco Sforza all'abbate di Chiaravalle 1452 dicembre 22 Cremona

Francesco Sforza richiama l'abbate di Chiaravalle perché lasci godere in pace la conduzione dei terreni a Giovanni Battista Cogrosso, che ha tali terreni in affitto dal monastero a cui regolarmente paga il canone; gli rilasci anche i tre buoi che immotivatamente gli ha tolti.

Domino abbati Clarevallis Placentie.
Come vederiti per la inclusa supplicatione, Giovane Batista Cogrosso s'è lamentato et aggravato de voi exponendone che lo turbati in una posessione, quale tiene a ficto dal vostro monasterio, e che de fato e senza altra via de rasone gli aviti fato tollere trey suoi bovi, nonobstante che la investitura dura ancora e che l'habia pagato el ficto. Per la qual cosa, parendone iusto questo agravamento, ve confortiamo e carichamo vogliati, essendo cossì, lasare goldere al dicto supplicante essa posessione mentre dura l'investitura e desistere de ogni indebita molestia pariter e restituirli dicti sui beni, come ne pare debito. Quando avisti altra cossa iuridica in contrario, de ciò avisantine indilate per vostre lettere, perché intendeno che la iustitia habia loco e nyuno sia oppreso né iniuriato nel dominio nostro. Data ut supra.