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345. Francesco Sforza ad Angelello da Lavello 1452 dicembre 23 Cremona

Francesco Sforza informa Angelello da Lavello che, mosso a compassione della madre del defunto Giorgio di Somentii, ha scritto a Giacomo da Camerino di soddisfarlo di ciò di cui è creditore di Giorgio e di dare alla madre quanto resta della roba del figlio.

[ 88r] Domino Angellello de Lavello.
La matre de quondam Georgio di Somentii n'ha fata lamenta dicendo che hai tolta tuta la roba d'esso quondam Georgio la quale specta a lei. Nui havendo compassione ala dicta dona, havimo comesso a ser Iacomo da Camarino che de quello reste creditore de quondam Georgio, computato il suo servito, ti faci satisfare, et il resto dela roba del dicto Georgio face dare et assignare ala dicta dona predicta. Siché, pertanto, te n'havimo volure (a) havere avisato, aciò possa mandare dal dicto ser Iacomo e monstrare el tuo credito Data ut supra.


(a) Così A.