Registro n. 11 precedente | 399 di 1770 | successivo

399. Francesco Sforza all'abbate di Chiaravalle 1453 gennaio 7 Milano

Francesco Sforza informa l'abbate di Chiaravalle piacentino che si è nuovamente lamentato con lui Gianbattista, figlio del defunto Giovanni Cogrosso, per il fatto che non gli abbia rilasciati i beni toltigli e neppure avere scritto il perché non l'ha fatto. Ricevuto dal ricorrente idonea garanzia di stare al giudicato, gli ridia i succitati beni e non lo turbi nella conduzione di una regolare locazione.

Domino abbati Claravalis Placentie.
Giohane Batista, filiolo di quondam Gioane Cogrosso, ancora è retrornato a nui con gravissima lamenta e dice che non gli aviti per nostro scrivere voluto relaxare li beni tolti, né anche haviti scrito dele resone haviti in contrario: d'il che se maraveliamo. E pertanto ve confortiamo et carichamo voliati recevere ydonea segurtade dal dicto supplicante de stando et parendo iuri, farli relaxare li dicti suoi beni libere e non molestarlo, ho fare molestare nela posessione, pro qua agitur, durante tempore investiture, pagando lui el ficto como è debito. Et havendo voi a dimandare alcuna cosa al dicto supplicante, agatis via iuris e non de facto, perché nostra intencione è che la iusticia sia equale a tuti e niuno sia iniuriato. Mediolani, vii ianuarii 1453.