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403. Francesco Sforza a Francesco de Giorgis 1453 gennaio 8 Milano

In seguito alle lamentele di quelli di Marcignago della Campagna di Pavia che si dicono oberati oltre il limite della tassa dei cavalli, il duca comanda a Francesco de Georgiis, commissario sopra i cavalli nel Pavese, di intervenire perché i querelanti non siano gravati oltre il consueto e il debito.

Francisco de Georgiis, comissario super equorum in Papiensi.
Vederai la querela ce fa li homini nostri de Marcignago dela Campagna de Pavia, però dicono gli àn gravati ultramodo et contra l'usitato nel caricho nele taxe di cavali, non havendo respecto al consueto né ad l'altre graveze, quale hano supportato e supportano continuamente, secondo che in essa suplicatione se fa mentione. Per la qual cosa te comandemo habii bona informatione de contentis in supplicatione e poi provede per modo in questo fato ch'essi supplicanti ultra la debita e consueta portione loro non siano gravati né consumpti et non habiano più ad tornare da nuy con lamenta, havendo sopra ciò digna advertencia. Data Mediolani, viii ianuarii MCCCCLIII.