Registro n. 11 precedente | 412 di 1770 | successivo

412. Francesco Sforza al commissario e al podestà di Pontremoli 1453 gennaio 9 Milano

Francesco Sforza scrive al commissario e podestà di Pontremoli di sapere da Bernardo di Gnigni che il sarto Antonio da Pontremoli da ottobre ha lasciato Firenze senza pagare a Ugolino, fratello di Bernardo, oratore fiorentino, ventisei ducati quale affitto della sua bottega. Acchiappi detto sarto e gli faccia saldare tutto. Non trovandolo, si rifaccia sui beni che il sarto ha ĺ.

Comissario et potestati nostro Puntremuli.
Siamo informati dal spectabile domino Bernardo di Gnigni che maiestro Antonio da Puntremulo, sarto, dal mese de otobre proxime passato s'è partito da Florencia non satisfacto ad miser Ugulino, fratelo del prefato miser Bernardo, oratore florentino, del quale è debitore de ducati xxvi per casone de ficto de una sua apotecha. Pertanto volemo che habii nele mane el dicto maiestro Antonio et non lo lasi partire mentre habii tale da lui et coś fata cautione che ala tornata miser Bernardo de là posa havere li dicti xxvi ducati senza alcuna exceptione, e non trovandosse luy fagli pagare deli suoy beni, (a) acioch'esso maestro Antonio non possa de eius fuga gloriarse. E de quanto haveray fato avisane per tue lettere. Data Mediolani, ut supra.
Dupplicata.


(a) Da e non a beni aggiunto a margine.