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505. Francesco Sforza al podestà di Lodi 1453 gennaio 16 Milano

Francesco Sforza vuole che il podestà di Lodi faccia avere al postulante milanese Stefano della Strada quei denari che pretende dal lodigiano Tommaso Azzone per il vino vendutogli.

[ 117r] Potestati nostro Laude.
Stefano dala Strada, nostro citadino Milanese dilecto, n'ha exposto con querela ch'el de' havere alcuni dinari da Tomasio Azono, citadino di quella nostra cità, per (a) casone de vino a lui dato, secondo che da esso exponente, ho chi farai (b) per luy, sarai informato. Pertanto te comandemo e volemo che, constito tibi summarie del vero credito d'esso supplicante, constrenzi el dicto Tomasio, omnibus expedientibus iuris modis, ad satisfarli integramente de tuta quelo che debitamente proinde el doverà dare, per forma che, senza alcuno litigio e longheza de tempo l'habia suo debito senza havere più a retornare da nui con querella. Data Mediolani, xvi ianuarii MCCCCLIII.


(a) Segue che depennato.
(b) Così in A.