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521. Francesco Sforza al podestà di Pavia 1453 gennaio 18 Milano

Francesco Sforza, dopo averlo informato di aver scritto a Lorenzo di Vitaleschi da Corneto per la consegna dei detenuti che ha in custodia, vuole che il podestà di Pavia mandi i suoi uomini a prendere tali prigionieri e faccia di loro quello che le istruzioni avute gli dicono. Se tra costoro vi fossero degli arrestati solo per debiti, li liberi, avuta da loro idonea garanzia che staranno a quanto verrà giudicato e di presentarsi a ogni richiesta.

Potestati nostro Papie.
De nostra commissione Laurentio di Vitaleschi da Corneto ha destenuto alcuni homini da Chiastezo, ho dele parte circunstante, per le casone vedarai per le informacione receute; e aciò niuno si possa lamentare, havimo scrito al dicto Laurentio che ad ogni tua rechesta, ho de tui messi, ne consegni li dicti presoni in le tue mane. Siché, pertanto, volemo che subito, vedute le presente, mandi la tua fameglia per essi presoni e tenili sub bona custodia in presone, et exinde, vedute l'informacione receute, contra essi procedi e ministri el debito e iusticia. Data Mediolani, xviii ianuarii MCCCCLIII. E se de questi talli destenuti ce ne fosse alcuno per pecunia tantum, siamo contenti che, sumpta ab eo vel eis idonea satisdatione de parendo iuri et de presentarse nanti a ti totiens quotiens fuerint requisiti, rexarli libere. Data ut supra.