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534. Francesco Sforza al podestà di Vigevano 1453 gennaio 18 Milano

Francesco Sforza vuole che il podestà di Vigevano celermenti espleti quei processi criminali che il suo predecessore e il suo vicario non hanno potuto fare.

[ 122v] Potestati nostro Viglevani.
Intendemo ch'el processore tuo e suo vicario non hano poduto expedire certi processi nel tempo del suo officio, quali sono criminali. Pertanto volemo, acioché la iusticia habia loco e li delicti non remangano impuniti, che procedi quam celerius fieri potest ala expeditione d'essi processi per quelo modo che vorà la iusticia. Data Mediolani, xviii ianuarii 1453.