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644. Francesco Sforza al commissario e al podestà di Novara 1453 gennaio 30 Milano

Francesco Sforza vuole che il commissario e il podestà di Novara non consentano che gli uomini di Casalino pretendano che quei di Camairano paghino il sale del podestà di Casalino e, ciò, anche contro un'esplicita sentenza.

[ 142v] Comissario et potestati nostro Novarie.
L'homini de Camayrano del vescovato nostro Novarese se lamentano de l'homini de Casalino, li quali voriano artarli a pagare il salle dilo potestà de Casalino, contra ogni debito de rasone e contra la disposicione de una sententia data sopra ciò che non siano tenuti a tal contribucione, ma sono obligati pagare a Novara, ove vano a rasone come seriosius intendariti per l'inclusa loro supplicatione. Per la qual cossa ve commetemo e volemo che, essendo vero le cosse narate, non lassiati dare impazo né molestia alcuna per questa casone ali dicti supplicanti per alcuno modo, perché non intendemo gli sia fata iniuria, né habiano iusta casone de lamentarse. Data Mediolani, xxx ianuarii 1453.