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847. Francesco Sforza a Oldrado Lampugnani 1453 febbraio 23 Milano

Francesco Sforza comunica al consigliere ducale Oldrado Lampugnani di aver prorogato di un mese il pagamento delle quattrocento lire che Cristoforo da Soncino, medico di suo figlio Galeazzo, deve pagare entro quindici giorni alle donne di Santa Caterina di quella città. Nel caso non riuscisse a pagare anche entro il termine, venda i beni e la casa che ha a Parma.

Domino Oldrado de Lampugnano, consiliario nostro.
Ce ha exposto maiestro Christoforo da Soncino, fisico dilecto preso ad Galeazo nostro figliolo, gli haviti scrito debia pagare ale done di Sancta Caterina di quella nostra cità quatrocento libre fra lo termino di xv dì, la qual cossa luy dice non potere expedire, et adimplire nuy. Et sì siamo certissimi vi siti mosti per legiptimi respecti, tamen, acioché maiestro Christoforo habilius facia suo debito e quello commodius possa pagare (a), gli havimo prorogato questo termino fine ad uno mense fra lo quale habia a pagare overo concordare. Et casu quo dicto in termino non pagasse li dicti denari vel aliter non fuisse d'acordio con esse done, se venda la casa e deli altri suoi beni à lì in Parma, e siano pagati li dicti denari. Per la qual cossa ve scrivemo et advisamo di questa concluxione havimo fata sopra ciò, intendendo anche in le altre facende occorano lì ad maiestro Christoforo, l'habiati recomandato con raxone e honestà, perché l'havimo nel numero deli nostri cari e dilecti, volendo etiam che la conventione è fata fra le done et maiestro Christoforo di queste cccc libre habia loco et effecto. Mediolani ut supra.


(a) Segue li dicti denari vel aliter non fusse d'acordio con esse done depennato.