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857. Francesco Sforza al referendario di Cremona 1453 febbraio 24 Milano

Francesco Sforza si dice sorpreso che i coniugi ebrei Saul e Regina, abitanti a Casalmaggiore, siano stati, contro i capitoli loro e le lettere ducali, puniti ad istanza dei dazieri del dazio degli usurai, da Luigi Alamanni, allora referendario di Cremona. Vuole, perciò, dall'attuale referendario di Cremona sapere il perché di tale condanna e ribadisce che contro i loro capitoli e le sue lettere non sia loro fatto alcun torto.

Refferendario nostro (a) Cremone.
Havimo querella da Saul e Regina, iugales, habitanti de Casalmaiore ebrei, che per Aluixio Alamani, tunc refferendario di quella nostra cità, siano condemnati ad instancia deli datiarii dil datio deli usurarii contra raxone e il consueto et la forma di li loro capitulli et dele nostre litere: dila qual cossa se maravegliamo, e, pertanto, te scrivemo et comandemo ne havisi subito dele casone per le quali esse ebrei sono condempnati, chè non intendemo gli sia fato torto et contra le disposicione dili loro capituli e lettere nostre gli havimo concesse. Data Mediolani, die xxiiii februarii 1453.


(a) Segue Parme depennato.