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873. Francesco Sforza al podestà di Casalino 1453 febbraio 28 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà di Casalino di non dare fastidio a quelli di Camairano con la pretesa dei suoi uomini di costringerli, in virtù di lettere ducali, a contribuire al pagamento del salario podestarile, mentre essi rivendicano di essere unicamente tenuti a pagare a Novara.

Potestati nostro Casalini.
Sono retornati da nuy l'homini da Camayrano di quello nostro districto Novarese con querella, perché dicono li vole astringere a contribuire con li homini da Casalino per lo tuo salario soto pretextu de nostre lettere, contra rasone et contra la disposicione de una sententia data sopra ciò, che non sianno attenuti a tal contributione, ma sono obligati a pagare a Novara ove vano a rasone. Per la qual cosa non intendendo privare alcuno di sua rasone, te comandemo et volemo che, essendo vero le cosse narrate, non molesti né lasi dare impazo né affano per questa casone ali dicti supplicanti per alcuno modo, come anche havimo scrito per nostre lettere sopra ciò al podestà nostro di Novara, perché non voriamo che li dicti supplicanti né altri havesseno iusta casone de dolerse. Data Mediolani, xxviii februarii 1453.