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896. Francesco Sforza al commissario della pieve di Incino 1453 febbraio 24 Milano

Francesco Sforza vuole che il commissario della pieve di Incino pro Luchina dal Verme, intesa la supplica di Biagino e Giovanni Stefano da Ripalta, provisionati ducali, cerchi di convincere Bertolino e i fratelli da Paravisino a consegnare Anna ai suoi fratelli e ai suoi parenti più stretti. Gli scriva se qualcosa ostasse.

[ 190v] Comissario plebis Inzini pro magnifica domina Luchina de Verme.
Perché la richesta n'è fata per Blasino et Giovannestefano de Ripalta, nostri provisonati dilecti, per l'introclusa loro supplicatione ne pare asai honesta, pertanto volemo habi da ti Bertolino et li fratelli da Paravisino, essendo così, ordenarai quelli boni meriti saperai tenire de indurli a dare nele mane la dicta Anna ad essi supplicanti, sui fratelli, con li quali pare più degna cossa stia che con altri, et siamo certissimi sarà melio tractata et veduta ch'a essendo preso d'altri longinqui de affinitate et sangue. (a) Si tamen havessi altra cossa iuridica in contrario, de ciò havisane per tue lettere. Data Mediolani, xxiiii februarii 1453.


(a) Segue Data depennato.