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906. Francesco Sforza a Oldrado Lampugnani 1453 marzo 3 Milano

Francesco Sforza vuole che Oldrado Lampugnani, luogotenente di Parma, faccia saldare del tutto a Pasqua a Giorgio da Lodi da Casalmaggiore il debito di cento lire che ha con uno di Parma.

Domino Oldrado de Lampugnano, locuntenenti Parme.
Zorzi da Lode da Casalmazore n'ha fato significare dovere havere da uno lì in Parma circha cento libre imperiali, dil che vuy seti informato per essere stato citato nante (a) a vuy per doie volte questo tale suo debitore, al quale facesti prima termino de havere pagato al principio (b) di questa quadragessema, e pur haverte prolongato a Pasqua proxima. Et perché nuy portamo amore al dicto Zirozi, che sempre ne fu et è vero servitore, volemo che in questo et in ogni altra cossa sempre li favorigiati le raxone sue, salvandovi lo honore vostre. Et venuto il termino de Pasqua, fatello integramente satisfare da quello suo debitore senza più dillatione che l'haveremo gratissimo. Mediolani, iii martii MCCCCLIII.


(a) Segue vui depennato.
(b) al principio ripetuto.