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95. Francesco Sforza a Corrado Sforza Fogliani 1452 aprile 4 Milano

Francesco Sforza comunica al luogotenente Corrado Sforza Fogliani di aver rimesso ogni addebito per contrabbando di biade a Giovanni Lanzanegra e a quelli di Basaluzzo. Vuole, perciò, che d'intesa con Paolo Penzamata, capitano del deveto, i summenzionati non abbiano ad avere per detta faccenda alcuna molestia: venga conseguentemente annullato qualsiasi provvedimento eventualmente preso contro di loro.

Domino Conrado de Foliano, locuntenenti, et cetera.
Ad contemplatione de Guilielmo Lanzanegra, nostro familiare, havemo facto (a) remissione a Iohanne Lanzanegra et a quelli da Basalucio d'ogni froxatione de biade o imputatione gli fosse facta per casone de froxatione como voglia se sia da qui indreto. Pertanto te scrivemo et volemo providi cum Paulo Penzamata, capitaneo nostro del deveto, non sia dato impazo né molestia alchuna ali dicti Iohanne et da Basalucio per tale froxatione o imputatione farà dal presente dì indetro. Et se contra loro fosse facto novitate alchuna, penitus la faci revocare et annullare per modo non habiano a farne querela. Data Mediolani, die quarto aprilis 1452.
Similiter dicemo per la reprexa de quelle sei bestie cariche de frumento dele quale te scripsemo questi dì proximi passati. Data ut supra.


(a) Segue concessione depennato.