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955. Francesco Sforza a Gandolfo da Bologna 1453 marzo 6 Milano

Francesco Sforza vuole che, qualora Gandolfo da Bologna, commissario sopra gli alloggiamenti dei cavalli nel Parmense, constati che i fattori dedicati a San Lazzaro furono nel passato di continuo esentati dalle tasse, vieti che detti fattori siano molestati dalle tasse.

Gandulfo de Bolonia, comissario super allogiamentis equorum in Parmensi.
N'è fata lamenta per parte de Iacopino et Albertino, fratelli de Colla, habitatori dela Villa de Marono del districto nostro Parmesano, che licet siano citadini de Parma e fattori dedicati a Sancto Lazaro di quella nostra comunitate, tamen volino fi artati al contribuire dele taxe. La qual cossa non è debito né consueto farse a veruno al dicto santo dedicato. Quare te comandamo et volemo che habii diligente informatione de premissis, e, trovando essere cossì vero, precipue che li factori e dedicati al dicto sancto sempre continuo per lo passato siano stati preservati dela dicta taxa, non gli lasi dare, né dà affano né molestia, né impazo alcuno ad essi exponenti, aciochè non habiano iusta casone de dolerse che siano tractati pegio deli altri. Data Mediolani, ut supra. (a)


(a) A margine: Pro domino Francisco Malete.