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1000. Francesco Sforza al vescovo di Lodi 1452 ottobre 10 "apud Lenum".

Francesco Sforza dice al vescovo di Lodi di essersi rivolto al capitolo e ai canonici della chiesa maggiore di Lodi per l'elezione al canonicato, vacante dalla morte di Maffeo di Caseti, di Alberto da Glisate, raccomandato da Angelo da Rieti. Dei canonici bocciarono tale candidato perché insufficiente e aggiunsero che la scelta spettava al vescovo.

[ 245r] Domino episcopo Laudensi.
Questi dì proximi passati viene a vacare nella chiesia maiore dela citade nostra de Laude uno canonicato per la morte de pre' Mapheo di Caseti, alo quale canonicato, per la contemplatione de messer Angelo da Rieto, nostro auditore, scripsimo al capitulo et canonici d'essa maiore chiesia volessero ellegere uno Alberto da Glisà, fratel de uno garzone del dicto messer Angelo, et per dupplicate lettere gli havemo confortati a tale ellectione, et tanta è stata la loro dureza et pertinacia de alcuni, che non hanno voluto fare dicta ellectione, allegando non volano essere periurii, perché andariano contra le constitucione dela chiesia, et maxime, non essendo dicto Alberto sufficiente, et che questo carico voleno lassare ala signoria vostra. Pertanto, considerato che al dicto messer Angelo in multo maioribus (a) A margine: Vacat.

(a) Così si interrompe la missiva; cfr. c 245.