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1007. Francesco Sforza a Pietro da Norcia 1452 ottobre 10 "apud Lenum".

Francesco Sforza informa Pietro da Norcia, luogotenente di Lodi, che, per la restituzione a Bertolino Piscano del mulino toltogli per armare il galeone, ha scritto al commissario e ai castellani di Pizzighettone di ridargli ogni cosa. Quanto ai confinati fuori della città, gli ordina di non consentire che alcuno possa assentarsi a sua insaputa.

[ 246v] Domino Petro de Nursia, locumtenenti Laude.
Inteso quanto ne haveti scripto per fare restituire a Bertholino Pischano di quella nostra terra el suo molino toltoli per armare il galeone, habiamo per nostre scripto al commissario et castellani de Pizleone che gli lo faciano integramente restituire. Ala parte deli confinati fuora da quella dicta nostra cità, vi dicimo che per veruno modo non debiati concedere licentia né patire che veruno dele loro famiglie se ne possa andare, imo volemo che cum bona diligentia attendiati ala cura di loro per modo che senza vostra sapiuta non se possano absentare. Ex castris apud Lenum, die x octobris 1452.
Bonifacius.
Cichus.
A margine: Pro molendino restituendo Bartholomeo Pischano.
De licentia non danda (a) alicui de familia relegatorum extra civitatem Laude.

(a) Segue relega depennato.