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1008. Francesco Sforza a Taddeo dal Verme 1452 ottobre 11 "apud Lenum".

Francesco Sforza, saputo da suo fratello Bosio che col pretesto di una tassa, ha sottratto a un uomo di Varzi una bestia, ordina a Taddeo dal Verme di renderla; se ha da rivendicare qualcosa dai Varzesi, si rivolga a Bosio.

Domino Thadeo de Verme.
Boso, nostro fratello, ne ha scripto che, socto pretesto de certa taxa pretendi de dovere havere dal'homini de Varci, hay de facto tolto ad uno homo della dicta terra de Varci una mulla osia cavalla. Et perché non ne pare honesto che te debii fare rasone da ti stesso, te dicimo che debii fare restituire dicta cavalla o mula a quello de chi l'è.
Et se pretende dovere havere cosa alcuna dali dicti homini de Varci, tornati da Boso, nostro fratello predicto, al quale havimo donati dicti homini, che luy te farà fare el debito tuo. Data (a) in castris apud Lenum, die xi octobris 1452.
Marchus.
Cichus.
A margine: Pro mulla errepta uni de terra Varcii pro eius taxa.

(a) Segue ut supra depennato.