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1014. Francesco Sforza alcastellano di San Colombano (1452 ottobre 12 "apud Lenum").

Francesco Sforza assicura il castellano di San Colombano di aver preso visione della richiesta per le sue paghe e della necessità di averne altre venti per la sicurezza della fortezza. Sollecitandolo a trovare gli uomini lo informa di avere scrittto ai Maestri delle entrate ducali e ai Collaterali per le venti paghe, delle quali diciotto vive.

Castellano Sancti Columbani.
Inteso quanto tu ne scrivi del facto dele tue paghe rechiedendone che per potendo meglio durare a fare le guardie sule mure, et per più secureza de quella nostra forteza, atesa la condictione occurrente, te voliamo far giongere fino ale vinti paghe, intendendo cum dicte paghe che havere tale diligentia che sinistro veruno non intervengna. Per la qual cosa siamo contenti che tu atrovi li homini che siano sufficienti perché scrivimo per le alligate ali Magistri dele intrate nostre et colaterali che te le scrivano e te faciano pagare per vinti paghe, cum questo che de dicti vinti paghe tu ne tegni desdocto vive cum la persona tua; et che siano persone sufficiente et fidatissime, dele quale tu possi piliare ogni bona confidentia. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.
A margine: Pro paghis suis.