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1016. Francesco Sforza al podestà, al comune e agli uomini di Maledì (1452 ottobre 13 "apud Lenum").

Francesco Sforza vuole che il podestà, il comune e gli uomini di Maledo procurino una comoda abitazione nel castello per la moglie e famiglia dell'uomo d'arme Giovanni Albanese per ovviare al pericolo che corrono nella attuale residenza fuori del borgo.

Potestati, communi et hominibus Maledi.
Zohanne Albanese, nostro homo d'arme, ne ha exposto havere lì soa dona et figlioli in quelle stancie fuora della terra dove non pò stare senza pericolo. Et perché nuy non voressimo li intervenisse damno alcuno, volimo che subito, recivuta questa, debiati consignarli una stancia sufficiente et comoda dentro del castello, siché gli possa stare dicta dona con la sua fameglia acconzamente, perché cossì è nostra intentione. Et questo non manchi, per quanto haveti cara la gratia nostra. Data ut supra.
Christoforus.
Iohannes.
A margine: Pro domo danda uxori et filiis Iohannis Albanensis.