Registro n. 12 precedente | 1017 di 2324 | successivo

1017. Francesco Sforza ad Alessandro Sforza (1452 ottobre 13 "apud Lenum").

Francesco Sforza, dopo la denuncia fatta dal provveditore di Crema del furto di bestie da parte dei soldati di Cristoforo da Cremona e di Estorello Corso agli uomini di Cavrignanega, beneficiari del salvacondotto, ordina al fratello Alessandro di obbligarli a restituire il maltolto o rifonderne il prezzo.

Magnifico fratri nostro carissimo Alexandro Sfortie, comiti Cottignole ac Pisauri, et cetera.
Tu vederay per l'aligata quello ne scrive el proveditore de Crema de certe bestie tolte per quelli de Christoforo da Cremona et Hestorello Corso al'homini de Cavrignanega sotto el nostro salvoconducto. Et perché siamo disposti che li salviconducti nostri siano observati, volemo, recevuta questa, debbi havere denanzi da ti dicto Hestorello et fare che omnino facia restituire quelle bestie che hanno tolte li suoy; et mandaray uno di tuoy a Cassano da Christoforo da Cremona a fare che luy anchora facia restituire quelle haveranno guadagnate li suoy. Et se per caso li havesseno vendute o morte, faray per ogni modo che li siano pagate integramente ali poveri homini. Et in questo fa' per forma che non habiamo casone de haverne altro impazo. Data ut supra.
Iohannes.
A margine: Pro bestiis per illos Christofori de Cremona et Hestorelli Corsii hominibus de Cavrignanega restituendis, et cetera.