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1021. Francesco Sforza ad Alessandro Sforza 1452 ottobre 14 "apud Lenum".

Francesco Sforza ricorda al fratello Alessandro del pericolo che correva Lodi senza governo. La sera precedente infatti i nemici hanno fatto falò e catturato Taddeo dal Verme con alcuni capi squadra con perdita di parecchi cavalli. Ricordando a Alessandro che ciò non sarebbe avvenuto se fosse stato sul posto, lo esorta a mettersi subito in viaggio verso Lodi e prendere le necessarie misure.

Domino Alexandro Sfortie.
Tu say quando fusti qui te dicessimo che quelle gente erano a Lodi stavano male senza governo et senza capo, et che dubitavamo non ne seguisse un dì qualche inconveniente; et tu ne dicesti che havevi lassato fra loro bono ordine, et cetera. Et perchè sappi che quello che l'animo ne iudicava et suspicava è venuto a vero, te avisamo come hersera li inimici feceno fare fallò in tucte le loro terre et quantuncha nuy non habiamo havuto adviso fin in questa hora de verso Lodi dela caxone deli dicti fochi, niente de manco per uno adviso che havemo havuto dal canto de inimici, li dicti fochi sonno stati facti perchè el è stato preso Tadeo del Verme con alcuni altri cavi de squadra; nuy non sapemo la quantità deli cavalli, ma stimamo ne serano stati presi parechi, siché se tu fussi stato là questo non seria intervenuto. Et pertanto non siando tu partito dal borgo, ala recevuta de questa vogli subito andare via a Lodi battando per provedere et remediare a quello serà necessario per questo caso occorso, advisandoti che li inimici debono essere corsi per tucto el Milanese et correranno che non gli obsta per qualche modo. Data in castris apud Lenum, die xiiii octobris 1452.
Iohannes.
A margine: De domino Thadeo de Verme capto, ex quo ire debeat Laude(m) immediate omnibus postpositis.