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1031. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi (1452 ottobre 14 "apud Lenum").

Francesco Sforza vuole che il luogotenente di Lodi intervenga perchè Bartolomeo Ricardi abbia i frutti della possessione e dei beni di Giacomino da Villanova e di Ettore e suo fratello, suoi nipoti. Provveda perchè nè Giacomino, nè i nipoti, vendano tali beni, avendo lui disposto diversamente.

Locuntenenti Laude.
Noy havimo conceduti et donati li fructi de questo presente anno dele possessione et beni de Iacomino da Villanova et de Hector e suo fratello, suoi nepoti, al spectabile cavalero et doctore misser Bartholemeo di Ricardi; per la qual cosa volimo et ve comettimo che gie ne faciati respondere et gli faciate facultà et favore perché el gli consequisca con effecto, omni contradictione remotta. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.
A margine: Post scriptum. Provedite omnino et cum bona diligentia che, né per esso Iacomino da Villanova, né per li nepoti, né per veruno deli soy non se vendi né alieni alcuni deli loro beni mobili et immobili, perché nuy ne havimo disponuto altro. Data ut in litteris.