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1039. Francesco Sforza a Giuliano di Sant'Angelo (1452 ottobre 15 "apud Lenum").

Francesco Sforza invia a Giuliano di Sant'Angelo, governatore dei suoi Barbareschi, le condoglianze per la morte del padre, compiacendosi che, come suo padre, sappia attendere bene ai Barbareschi. Ha scritto al referendario di Pavia di provvederli del loro vestire.

Dilecto nostro Iuliano de Sancto Angelo, gubernatori Barbariscorum nostrorum Papie.
Inteso quanto per toe lettere ne hay scripto, te respondemo che ne rencresce dela morte de tuo padre; et che tu sapii attendere a quelli nostri Barbareschi, como facìa dicto tuo padre, ne piace, et cossì siamo contenti che tu gli attendi como faceva luy, con quella provisione et commodità che haveva dicto tuo padre; siché haveray cura de dicti nostri Barbareschi, non gli lassando mancare cosa alcuna. Del vestire deli regazi nostri, scrivemo per l'aligate al referendario nostro lì, quale gli provederà di quello gli bisogna. Data ut supra.
Marchus.
Iohannes.
A margine: Quod contentatur ut habeat curam Barbariscorum et scribit Bartholomeo referendario pro induendis regaciis.