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1061. Francesco Sforza al referendario di Lodi (1452 ottobre 21 "apud Calvisanum").

Francesco Sforza scrive al referendario di Lodi di essergli grato per l'accoglienza e l'ospitalità data a Bartolomeo de Salvo. Lo minaccia di addebitargli la carenza di frumento dovuta alle sue remore, contravvenendo agli ordini ducali, alla distribuzione e gli chiede l'elenco dei beni dei ribelli lodigiani.

Referendario Laude.
Havimo recevute le vostre lettere, et inteso quanto per esse ne scriviti, ve respondemo, primo, ala parte de maestro Bartholomeo de Salvo, quale havimo mandato là, della grata acogliencia gli haviti facto, como ve scripsemo. Et perchè non habia caxone de allargarse cum niuna persona de quello ha in comissione da nuy, lo haveti accepto in casa vostra, che haveti facto bene, et ve ne comandiamo; et cossi siamo contenti perseverati in tenerlo in casa vostra, facendoli honore et careze, como per altre nostre ve havimo scripto.
A margine: De magistro Petro Bartholomeo de Salvo.
Ala parte della despensatione del frumento, quale diceti non mandarla al presente perchè la non è passata per vostre mano, et che pur nella mandareti, dicemo che nella mandati, advisandove che, si in dicta dispensatione de frumento sarà seguito errore in manchamento alcuno, l'imputaremo ad vuy, perchè sapeti bene che nuy ve scripsemo che dovessevo attendere a dicta dispensatione de dicto frumento. Se vuy non li possevati, overo non li volevati attendere, ne dovevati avisare, perchè li haveressemo preveduto d'un altro.
A margine: Pro dispensatione frumenti, quam non mittit eo quia non transivit et gesta non est per manus suas.
Ala parte dala lista deli beni deli rebelli de quella nostra cità, dicimo che nella vogliati hormay mandare, perchè ne pare che ne sia tempo. Data in castris apud Calvisanum, die xxii octobris 1452.
Marchus.
Cichus.
A margine: De lista rebellium Laude mittenda.