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1067. Francesco Sforza ai familiari ducali di Raboto (1452 ottobre 23 "apud Calvisanum").

Francesco Sforza esprime ai familiari ducali di Raboto, dimoranti a Maleto, la sorpresa per avere impedito al podestà di eseguire quanto impostogli. Siano in futuro ossequienti con il podestà al pari di quanto lo sono con lui, pena essere banditi da quella terra.

Dilectis nostris familiaribus Rabothe de Laude commorantibus in Maleto.
Havimo inteso che per havere vuy presumptuosamente aperto el castello de quella terra, el podestà non ha possuto exequire quanto per nostre littere gli havimo scripto; dela qual cosa molto ne maravigliamo et dolemo deli facti vestri che habiati tanto ardimento che presumati fare contra li comandamenti del dicto potestate. Pertanto ve dicimo et comandiamo che da mò in anti el debiati obedire quanto la nostra propria persona, avisandove che gli havimo concesso et dato licentia che la prima volta che contrafaciati ali comandamenti suoy, ve debbia serrare fuora de quella terra et non lassarvigli may (a) più intrare. Data ut supra.
Bonifacius.
Cichus.
A margine: Propter quid apperierunt castellum illius terre.

(a) Segue poy depennato.