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1081. Francesco Sforza ad Angelo di Assisi (1452 ottobre 28 "apud Calvisanum").

Francesco Sforza ordina ad Angelo di Assisi, castellano di Binasco, che avuta notizia della garanzia prestata da Giacomo Baratero, gli permetta di raggiungere Pavia ove si presentarà da Bolognino e dal referendario per conoscere gli obblighi cui deve soggiacere.

Provide viro Angelo de Asissio, castellano arcis Binaschi nostro dilecto.
Havimo scripto al Bolognino, castellano nostro de Pavia, et cossì al referendario d'essa cità che debiano tore securitate in quella cità de ducati mille d'oro per Iacomo Baratero, quale hay lì in presone, et che, tolta la dicta securitate, te ne debiano avisare. Pertanto volimo che tucta volta seray avisato et chiarito da loro che habiano tolto la dicta securitate, debii relaxare esso Iacobo et gli commanderay che se debii presentare alli dicti Bolognino et referendario per exequire quanto per loro gli serà ordinato et comandato. Et circa ciò vedi che per ti non possa occorrere veruno manchamento. Data ut supra.
Marchus Cichus.
A margine: De suprascripto Iacobo relaxando sibi constante de satisdatione.