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11. Francesco Sforza a Luchina dal Verme (1452 dicembre 27 Lodi).

Francesco Sforza sollecita Luchina a voler dare trecento ducati d'oro a Taddeo dal Verme della sua provvisione.

Domine Luchine de Verme.
Per altre nostre lettere vi habiamo scripto oportunamente circa el facto de Thadeo dal Verme, como largamente per quella la vostra magnificentia haverà potuto intendere. Et perché Angelo Simonetta, nostro consegliero, ne ha decto che de ciò ne volevati prendere consiglio cum li vostri parenti et amici, et che provederesti per doi o tre mesi al dicto Thadeo per modo ch'el poterebbe vivere, pertanto mandando mò là dicto Thadeo uno deli soi, presente exibitore, vi confortiamo, stringimo et carichamo vogliati, senza alcuna dilatione et exceptione, dare et numerare al dicto suo messo ducati 300 d'oro de quelli dela provisione soa quale altre volte voi li havite promesso, acioch'el possa vivere et stare patienti. Et fra questo mezo poterite consigliarvi et prendere ordine ali facti vostri per fare quanto sia vostro debito et honore. Data ut supra.
Cichus.
A margine: Suprascripte quatenus dare vellit domino Thadeo de Verme ducatos 300 auri.