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1102. Francesco Sforza ad Alessandro Sforza 1452 novembre 2 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza informa il fratello Alessandro delle lagnanze dei dazieri delle entrate delle porte cittadine per il danno arrecato di cui chiedono il risarcimento. Gli ordina che, d'intesa con i Maestri delle entrate, faccia fare un censimento delle biade e dei vini che si trovano nelle case ove alloggiano i soldati; tali disposizioni sono date anche al locale luogotenente.

[ 264r] Domino Alexandro.
Tu say quanta lamenta ne hano facto li datiari del'intrate dele porte de quella nostra cità del torto che gli è facto, et ne hanno domandato che gli faciamo restoro, la qual cosa retorna in nostro gran damno. Pertanto volimo che, intendendoti cum li nostri Maestri del'intrate, provedi de far fare le descriptione de tute biave et vini che se retrovano in le case deli soldati che allogiano in quella nostra cità, et questa descriptione fa che sia facta diligentemente et non sia guardato ad uno più che ad un altro. Et sopra de ciò scrivimo ancora al nostro locotenente de Lodi. Apud Calvisanum, ii novembris 1452.
Persanctes.
Cichus.