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1113. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1452 novembre 10 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza fa avere al luogotenente di Lodi le lettere per Bartolomeo Ricardi cui non potrā fare la concessione di quella possessione che intendeva dargli. Vuole che il luogotenente gli spieghi il perchč della impossibilitā cerchi di convincere Bartolomeo a concordare con Giacomino e i nipoti la possibilitā di beneficiare di una parte dei frutti, garantendolo di un futuro altro intervento ducale.

[ 266r] Domino locuntenenti Laude.
Nuy scrivimo per le alligate ad misser Bartholomeo di R(i)cardi quanto vederiti per la inclusa copia. Et perchč, havendo nuy facto vedere li capituli, trovamo noy non havere potuto fare quella concessione senza nostro grande caricho, et non volendo nuy fare contral'usanza nostra, quale č de non fare iniuria ad alcuno, volimo che vi retrovate cum dicto misser Bartholomeo et vosmet gli diate le alligate, et deinde como (č) da voy, gli dicate che, non havendo Iacomino da Villanova nč li nepoti rocto le confini nč contrafacto in altro, non vedimo, per vigore deli capituli, senza nostro grandissimo carico et nota, potere havere facta quella concessione, confortandolo con quella mansuetudine et bono modo saperiti, ad volere per la conservatione del'honore nostro accordarsi con dicto Iacomino et nepoti, et cavarne per via d'acordio quella parte potrā deli fructi de questo anno, et per l'anni seguenti lasarli a loro. Et ad questo voy ve operariti per lo accordio cum luy et loro, certificandolo che per altra via provederimo al facto suo in modo che meritamente se poterā contentare, inherendone al tenore dele littere dile quale vi mandiamo la copia inclusa, como havimo dicto. Post scripta volimo che prima gli diate le alligate littere, vogli gli dicate et allegate quelle ragione vi pareranno per indurlo ad essere contento lassare stare la cosa, como havimo dicto et reducto che l'haveriti, daritigli le littere. Ex castris nostris apud Calvisanum, x novembris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.