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1122. Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo (1452 novembre 11 "apud Calvisanum").

Francesco Sforza ordina a Gracino da Pescarolo di accertare la validità dei bollettini delle andate fatte da Leonardo da Pusterla quando era alla posta dei cavallari da Pavia a Piacenza e, se buoni, faccia che gli si paghino.

Gracino de Piscarolo.
Leonardo da Pusterla se grava dicendo che non gli vole essere facto boni certi bollatini de alcune andate facte per luy nel tempo che era sopra quella posta de cavallari da Pavia ad Piasenza, secondo che è consueto farse ad li altri. Pertanto volimo che intendi questa rasone, et quilli bolletini te pareranno de acceptare, gli faci far boni et satisfarlo, como è consueto de (a) fare ad li altri de simile bolletini et andate. Data ut supra.
Marchus.
Cichus.

(a) Segue farlo depennato.