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1128. Francesco Sforza ad Alessandro Sforza 1452 novembre 12 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza fa presente a Alessandro le lamentele espresse dai cittadini di Lodi, tramite gli ambasciatori, sul comportamento della gente d'arme. Vuole che siano osservati gli ordini dati per l'alloggio dei militari e gli comanda di prendere in materia un provvedimento che appaghi la gente, assicurandolo di un intervento ducale sugli alloggiamenti d'inverno.

[ 268v] Domino Alexandro Sfortie.
Ad noy molto rencresce et dole dele graveze et damni hanno havuti quelli nostri citadini de Lode, li quali, havendone novamente facto ricordare per soy ambaxatori che voliamo fare provixione che da mo' inanti cessano l'inconvenienti et excessi soleno fare le gente d'arme, volimo per ogni modo che tu gli tegni tale ordine che non ne habiamo pił lamente, tenendo essi nostri citadini pił contenti che te sia possibile.
Insuper volimo che tu provedi che nel logiare le gente se observano li modi consueti de logiare secundo li bulletini, et perchč quella nostra comunitą se grava de dare ale dicte gente lecti, linzoli et coperte, dicendo che per questo gli resulta grande damno, perchč ale fiate alcuni scomponuti soldati ghe li portano via, volimo che a questo tu facii quella debita provixione te parirą per contenteza d'essi nostri citadini per fin a tanto che darimo altro ordine ali logiamenti per questa vernata. Data in castris apud Calvisanum, xii novembris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.