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1134. Francesco Sforza al conestabile di Porta Pavese di Lodi 1452 novembre 14 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza, in merito alla promessa fatta dal referendario di Lodi al conestabile di Porta Pavese di Lodi e poi non mantenuta perché i denari sono stati spesi in altro, vuole che il conestabile sia accontentato della promessa fattagli.

Referendario Laude.
El conestabile de Porta Pavese de quella nostra cità de Lodi ne scrive che, havendoli ti facta più dì fa, certa assignatione per el servito suo, et cossì etiam el thesaurero con ciò el partito suo, et consentito ad questo, ti si andato de lì ad alcuni dì, et quelli dinari erano stati promessi et assignati una volta a luy, li hay tolti et spesi in altro, secondo meglio t'è parso, dela qualcosa, essendo cossì, ne meravigliamo assay et hay facto grande male ad servare tali modi. El perchè volimo che omnino el debbi satisfare et contentare integramente de quella assignatione gli havevi una volta facta, perchè essendo quella porta dela [ 270r] importantia che è, bisogna el conestabile sia pagato aziò possa fare el suo debito per lo stato nostro et bona custodia di quella porta. Et questo fa' che non sia fallo. Et per lo advenire semo contenti et volimo gli fati megliore tractamento et deportamento per el suo pagamento che non hay facto per lo passato, perchè cossì è nostra intentione et voluntà, facendo per modo che per tale casone non ne bisogni farce altra replicatione. Apud Calvisanum, xiiii novembris 1452.
Ser Alexander.
Cichus.