Registro n. 12 precedente | 1135 di 2324 | successivo

1135. Francesco Sforza al provveditore e podestà di Ripalta 1452 novembre 14 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza scrive al provveditore e podestà di Ripaltà di aver inteso che Bettino de Calcinate e i suoi, incuranti del salvacondotto di Venezia, hanno preso a Giacomino da Melegnano, suddito sforzesco, sette bestie. Gli chiede di prendere provvedimenti per risarcire Giacomino.

Egregio amico nostro carissimo provisori seu potestati Ripalte, et cetera.
Havimo inteso, non senza grande molestia, che Betino de Calcinate et li soy fanti, socto la fede d'uno salvoconducto dela vostra illustre signoria de Venetia o de quelli fanno per essa, ha tolto ad Iacomino da Melegnano, nostro subdito, vii bestie bovine.
Et perchè credimo, anci siamo certissimi sia proceduto contra la mente d'essa vostra illustre Signoria et dela vostra, non ne habiamo voluto fare altra novitate, ma più tosto avisare voy che gli faciate quella provixione ve parirà per honore vostro et dela vostra Signoria. Et cossi ve confortiamo ad far fare la restitutione, como rechiede la honestà et como credimo fareti, avisandove che non facendolo a noy seria necessario, per honore nostro, provedere per altra via ala indemnità de dicto Iacomino nostro subdito.
Ex castris apud Calvisanum, die xiiii novembris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.