Registro n. 12 precedente | 1156 di 2324 | successivo

1156. Francesco Sforza al podestà di Bergamo 1452 novembre 21 Gambara.

Francesco Sforza scrive al podestà di Bergamo di avere saputo dalla sua lettera del ragazzo e delle quattro bestie tolte a Urgnano a Giacomazzo da Bergamo benché beneficiasse di salvacondotto. Poiché Gaspare da Sessa è al presente conestabile a Melzo, il duca ha scritto al commissario di là perché provveda alla restituzione del ragazzo e delle bestie. In caso contrario, dimostrerà loro come voglia che i suoi salvacondotti siano osservati.

Potestati Pergami.
Respondendo ala vostra littera ne haviti mandata per lo presente messo circa il regazo et bestie quatro bovine tolte suso il territorio de Urgnano ad Iacomazo da Pergamo socto il nostro salvoconducto, ve dicemo che nuy de questo fino al presente non havimo sentito cosa alcuna, ma la intentione et voluntà nostra è che li salviconducti havemo facto nuy, ho havessero facto li officiali nostri de nostro ordine, siano per li nostri observati et in nissuna cosa contrafactogli. Et pertanto non se trovando Gasparro da Sessa, nostro conestabile al presente ad Melzo, scrivimo per la ligata al commissario nostro lì che omnino proveda ala restitucione d'essi regazo et bestiame, et cossì non dubitamo farà, sichè porreti mandare la littera; et non restituendo li bestiami et regazo, se serano tolti socto el nostro salvoconducto, como vuy diceti, et nuy ne siamo advisati, ve farimo tochare che volemo li nostri salviconducti siano observati. Ex Gambara, xxi novembris 1452.
Zannetus.
Cichus.
Iohannes.