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1160. Francesco Sforza al podestà, al comune e agli uomini di Portalbera 1452 novembre 23 Gambara.

Francesco Sforza avverte il podestà, comune e uomini di Portalbera di consegnare la famiglia di Giovanni da Provenza al parente del castellano di San Colombano perché Giovanni, da vero traditore, è stato dapprima ducale famiglio, poi informatore di Giacomo Piccinino dal quale è riparato.

[ 276v] Potestati, communi et hominibus terre Portusalberi.
Dilecti nostri, como crediamo debiati havere inteso, Zohanne da Provenza era nostro famiglio d'arme et tucta questa estade el traditore ha tenuto pratica con el conte Iacomo Picinino, al quale faceva asapere quanto nel campo nostro se faceva, et se n'è mò novamente fugito da nuy et è andato dal dicto conte Iacomo. Il perché, havendo deliberato de far (a) retenere la soa donna, sorella, figlioli et tucta la sua famiglia, quale se retrova essere lì, et descriverli tucti li suoy beni, mandiamo là questo nostro messo, presente portatore, parente del nostro castellano de San Columbano, perché conduchi la dicta famiglia in la dicta rocha de San Columbano. Et pertanto volemo et comandiamovi, sotto pena dela nostra desgratia, che, visis presentibus, debiate mettere in le mane et potestà del presente nostro messo la mogliera, sorella, figlioli et ogni altra famiglia del sangue del dicto Zohanne, et li dariti favore et adiuto ad condurli ad salvamento ad San Columbano, secondo serete rechiesti dal dicto nostro messo.
Data et cetera Gambare, xxiii novembris 1452.
Iohannes.

(a) Segue incarcerare depennato.