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1171. Francesco Sforza a Luchina dal Verme 1452 novembre 24 Gambara.

Francesco Sforza esorta Luchina dal Verme che, passao il tempo per la convenzione con la corte di Roma, consenta ai procuratori del cardinale dal Fisco di prendere possesso della commenda del priorato di San Martino di Bobbio.

Magnifice domine Luchine de Verme.
Lo reverendissimo monsignore cardinale dal Fisco, quale per più rispecti havimo in loco de honorevole padre, ce ha notificato como, havendo luy per una bolla apostolica obtenuto in commenda dala Sanctità del nostro sanctissimo Padre uno priorato de San Martino da Bobio, et non lassando la signoria vostra intrare ala possessione li suoy procuratori, vene con la vostra signoria a conventione dela dicta commenda dala prefata Sanctità del nostro signore, remaneresti contenta lassarli, senza contradictione veruna, pigliare la tenuta et quieta possessione d'esso priorato. Mò dice, lo dicto tempo è passato et non haveti dala corte di Roma obtenuto in ciò cosa alcuna. Pertanto, considerati molti probabili respecti et anche spetialmente la iusticia et honestate, confortiamo et pregamo la vostra signoria remanga contenta, etiam per nostro rispecto, lassare che procuratori d'esso monsignore possino intrare, apprehendere et usufructuare dicto priorato, como li pare et piace. In la qual cosa receverimo piacere et contentamento assay, aspectando vostra risposta et quanto circa ciò sarà stato ordinato. Data Gambare, die xxiiii novembris 1452.
Minuta domini Sceve.
Cichus.