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1184. Francesco Sforza al rettore e all'università dei giuristi dello Studio di Pavia 1452 novembre 28 Gambara.

Francesco Sforza esprime al rettore e all'università dei giuristi dello Studio di Pavia il dispiacere per l'abbandono dello Studio di Giacomo dal Pozzo perché persona famosa e eccellente. Troverà una persona ancora migliore e li informa poi di avere provveduto ai loro pagamenti.

*[ 271v] Domino Rectori et Universitati iuristarum Studii Papiensis.
Respondendo ala vostra littera per la quale ne scrivete della partita de messer Iacomo dal Pozo da quello nostro studio, recordandoci quanto sia damnosa et periculosa la partita soa ad esso studio, per li respecti adduceti et cetera, ve dicemo che certo la partita sua ad nuy è stata molesta, perché era pur persona famosa et excellente, et tanto magis ne è stata molesta essendo luy nostro subdito et conversato bon tempo in esso studio; et havendoli nuy facto continuamente honore, careze et bon tractamento, che poy sia partito senza nostra saputa, benché al fine haverà facto pegio a luy che ad nuy né ad quello nostro Studio. Pertanto ve confortiamo ad stare de bona voglia perché per la absentia sua, quello Studio non se haverà ad pezorare niente chè gli farimo venire persona cussi sufficiente, como luy et più, quale havimo per le mane che non dubitamo puncto tucto quello nostro studio ne remanerà contento et satisfacto. Et cussì ne stati de bono animo, advisandovi che nuy havimo facto tale provisione circa li pagamenti vostri, cossì del'anno presente como del'advenire, ch'el ve parerà che nuy habiamo ad cuore quello nostro Studio et che vogliamo siati ben pagati per modo che non haveriti più iusta casone de gravarvi. Ex Gambara, die xxviii novembris 1452.
Zannetus.
Cichus.