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1190. Francesco Sforza al referendario di Lodi 1452 dicembre 1 Gambara.

Francesco Sforza esprime al referendario di Lodi lo stupore per non avere ancora pagato il conestabile della locale porta Pavese e per avergli fatto promettere da Marchione da Pavia denari dati poi ad altri. Gli ripete l'ordine di pagarlo in modo che, a sua volta, possa pagare i compagni e possa curare i suoi malanni e rimettersi in buono stato.

*[ 273r] Referendario Laude.
Multo ne meravigliamo de ti che, havendoti nuy scripto che dovessi satisfare del suo servito el conestabile de Porta Pavese de quella nostra cità de Lodi, che ti non l'habii satisfacto, et molto più n'è dà da meravigliare sentendo da lui che ti gli havivi facto promettere da Morchion da Pavia et compagni del dono del prestino et del vino da minuto certa quantità de denari et, de lì ad alcuni dì, gli li hay tolti et datoli ad altri; et per questa non te possimo dire altro, se non che habbii facto male, et ne dole et rencresce che tu servi tali modi. Per la qualcosa volimo et te commandiamo che integraliter el debbi satisfare et pagare del suo servito per modo che nuy non habiamo più da scriverte per tale facenda, et ad ciò luy possa pagare li compagni tene per guardia dela dicta porta, et fare el dibito suo per lo stato nostro, et etiam perché se possa mantenere in questa sua infirmitate et redurse in bona convalasentia, avisandoti che facendo el contrario, ne rencrescerà che non habii obedito li nostri comandamenti, perché essendo quella porta dela importanza che è, deliberiamo che dal canto nostro non gli manche cosa alcuna perché el conestabile et compagni siano ben pagati et satisfacti, sichè provederay ad questo senza alcuno mancamento. Ex Gambare, die primo decembris 1452.
Ser Alexander.
Cichus.