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1195. Francesco Sforza a Pietro da Norcia 1452 dicembre 2 Gambara.

Francesco Sforza vuole che Pietro da Norcia, luogotenente di Lodi, intervenga perché Bartolomeo abbia parte dei frutti di quest'anno e i Villanova non abbiano motivo di lamentarsi. Se non ha ancora consegnato a Bartolomeo la lettera destinatagli, gliela faccia avere e lui, Pietro, si attenga a quelle disposizioni dategli perché non si può concedere a Bartolomeo quello che pretende.

Spectabili militi et doctori domino Petro de Nursia, locuntenenti Laude, nostro dilectissimo.
Como ve scipsemo ali dì passati, non possendo cum a nostro honore tolere li beni de Iacomino da Villanova et suoy nepoti per dare ad altri, volimo che vuy cum bono modo et ordine vediate de accordare la cosa in forma che messer Bartholomeo ne habia parte deli fructi de questo anno, et anche quelli da Villanova non habiano cagione de lamentarse de iniustitia. Sichè, non havendo vuy presentata la sua littera a dicto domino Bartholomeo, presentatila et servate quello ordine cum luy che altre volte ve scripsemo, perché quello che ne ha rechiesto dicto domino Bartholomeo non pò havere loco, avisandovi che dicti da Villanova ne hanno facto lamenta che dietim gli foremo tolti tucti li loro fructi, che non è nostra intentione, non lo potendo l'honore nostro. Ex Gambara, ii decembris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Segue modo depennato.