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1199. Francesco Sforza a Luchina dal Verme s.d.

Scrive a madonna che è stata avvisata per conto di Galeazzo e Aliolo Giorgio dei Colli e di Simone della Porta d'aver sentito che il prete che è nella rocca di Vigevano con il consenso del castellano ha mandato un messo, nemico di madonna e compagno del traditore Manfredo, che ha detto al messo di riferire che "è grande magistro, ma se vole lo farò maiore", per cui fu poi rinviato per saperne di più e il messo è ancora in quei paraggi. Si sa che si sono trovati undici fanti alla "piancha" della rocca per cui un famiglio svegliò il castellano che non se ne curò e di notte si trovarono sessanta cavalli e cento fanti a Cirgnago.

*[ 274v] Illustrissima madona, per parte de domino Galeaz deli Colli, domino Aliolo Georgio, etiam delli Colli, et de Symone della Porta fu avisata la signoria vostra che nuy havimo sentito che quello prete è in la rocha vostra da Vigevano con consentimento del vostro castellano de essa rocha hanno mandato un messo, lo quale fo inimico della signoria vostra in el tempo della rebellione et era compagno de Manfredo traditore, el quale sta et habita in Monferrà a Breme, territorio del duca da Savoya, lo quale ha parlato con uno fratello d'esso prete et cum lo dicto Manfredo, requirendo (a) qualche cosa per le spese d'esso prete, et ha conducto manzi et formento, et poy che lo dicto Manfredo dixe alo dicto messo: "diray alo castellano da mia parte che luy è grande magistro, ma se vole lo farò maiore", et che lo castellano predicto ha remandato el dicto messo dal dicto Manfredo a sappere como vole fare a farlo grande magistro. Quello ne sia seguito, non sappemo più inanze, ma che lo dicto messo é ancora in quelle parti, et ulterius, che se sono trovati xii fanti de nocte alla piancha della dicta rocha, et che uno famiglio del dicto castellano desese delo coradore et crida et domanda lo castellano predicto digando: "L'è qui zente levati suso", et luy respose "che te ne debio fare ciò" et etiam che in quella (b) nocte se retrovarono cavalli lx et fanti cento a Cirgnago appresso a Mortara a millia doe, lo quale è deshabitato. Sichè del tutto ne havisamo la signoria vostra aciò possa intendere meglio questo, et cetera.

(a) requirendo ripetuto.
(b) Segue rocha depennato.