Registro n. 12 precedente | 1215 di 2324 | successivo

1215. Francesco Sforza ad Alessandro Sforza 1452 dicembre 9 Cremona.

Francesco Sforza conferma al fratello Alessandro che Tiberto è passato in campo sforzesco e dice che la presa del ponte e delle bastite è più facile perché, dopo la sua diserzione, a guardia c'è solo Carlo Gonzaga; perciò il duca lo sollecita, avendogli mandato Papi, balestrieri, fanti e provisionati in abbondanza, a pendere quella bastita che è dalla parte di Cerreto, impedendo così ogni possibilità di rifornimento; si potrebbe poi, con un buon numero di uomini, prendere la bastita di Cavenago; chiede di essere sempre informato degli avvenimenti.

*[ 279v] Domino Alexandro Sfortie.
Alexandro, como tu haverai inteso, misser Tiberto è venuto dal canto nostro, lo quale, per quanto dice, non pone dificultà alcuna che chi havesse facto quello che haveria devuto et possuto, quello ponte et bastite sariano havuti comodamente, senza alcuno disconzo et ch'el non è restato né resta per altro, se non per la poco diligentia che se gli usa et maxime, al presente, quando luy se retrovava essere dal canto de là, che lui havia facte certe provisione (a) per succorrere lo dicto ponte et bastite, dele quale provisione non era già da farne altro caso, et che mò le provisione predicte vengono ad essere mancate per la venuta sua de qua, et che de là, per lo dicto succorso, non gli sonno remasti altri che messer Carlo da Gonzaga, lo quale tu say da quanto homo luy è, et ancora lo conte Carlo che ha quasi la compagnia disfacta. Sichè ne pare, como tu hay facto pensiero et secundo che hogi etiam ti havimo mandato a dire per Papi, che vedi per ogni modo de torre quella cerca della bastita, che è dal canto de qua (b) presso Cerreto perché, per quanto dice lo prefato misser Tiberto et per la informatione chiara che havimo havuto, como sia guardata et ben proveduta la dicta cerca, non è dubbio che quello ponte et bastite non vengono subito ad accordio imo ad discretione, considerato como sia proveduta et ben guardata la dicta cerca, gli è levata la via del succorso che può havere et per consequens non porranno havere più victualie et gli sarà una forza de pigliare accordio cum nuy como havimo dicto, et venire ad descriptione. Et per fare questo nuy del canto nostro ti havimo mandato li balestrieri, fanti et provisionati et gente d'arme più che non hay domandato, et cossì lo modo et la provisione per lo vivere loro et la instructione de quello che se ha da fare che n'è deviso che un pucto de tre anni lo sapperà fare.
Appresso dice esso misser Tiberto che tucta volta si andasse cum bona provisione de gente ala bastita de Cavenago, che se torria per bataglia da mano et che, quando non se potesse havere per quella via, cum una bombardella che se gli piantasse, se haveria in uno dì. Sichè, mò tu sey in su lo facto, fa como te pare et advisane de passo in passo como haverai facto, et altramente non hay facto fino adesso. Data Cremone, viii decembris 1452, hora iiii noctis.
Persanctes.
Cichus.

(a) Segue predicte vengono ad essere mancate per la venuta soa de qua depennato.
(b) Segue d'Adda depennato.