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1223. Francesco Sforza a Sforza Secondo e a Colella da Napoli 1452 dicembre 11 Cremona.

Francesco Sforza comunica al figlio Sforza Secondo e a Colella da Napoli che tal Pasquino da Borgo, abitante a Casalsigono, si è lamentato per due vacche, una cavalla e una puledra rubate mentre loro erano di passaggio e per cui ol duca richiede la pronta restituzione.

Magnifico et spectabile strenuis viris Sfortie Secundo Vicecomiti et Colelle de Neapoli, filio et armorum ductori nostris dilectissimis.
È venuto da nuy uno povero homo chiamato Pasquino da Borgo, habitatore in Casalsigono, querelandosi che venerdì proximo passato, quando passavate per lì per alcune dele campagne vostre, gli furono robbate doe vache et una cavalla con una poledra, como da luy pienamente intenderete. Et perché questo excesso è a nuy nedum molestissimo, ma etiandio insupportabile, volimo che, recevuta questa, provediate subito che dicte bestie siano atrovate et restituite al dicto povero homo, sichè non habia ad podersi lamentare. Data Cremone, die xi decembris 1452.
Bonifacius.
Cichus.