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1230. Francesco Sforza a Giacomo da Muzano 1452 dicembre 15 Gambara.

Francesco Sforza si congratula con Giacomo da Muzano per le 1252 staia di frumento che, sia lui che suo fratello, su richiesta di Zanino, gli concedono. Lo sollecita a non sollevare difficoltà nell'accordare dell'altro frumento per i balestrieri di Cerreto che il medesimo Zanino, cancelliere ducale, gli ha domandato, considerato quanto Cerreto importa per lo stato e per lui stesso, oltre a non dimenticare che tutto il frumento gli verrà pagato. Si dice dispiaciuto di non poterlo assecondare per l'imbottato, perché quei soldi sono per il pagamento del castellano e dei conestabili delle porte della città e di altri salariati.

[ 282v] Iacobo de Muzano.
Inteso quanto per toe lettere ne hay scripto de quelle stare 1252 de frumento quale ti et tuo fratello fareti dare ad Zanino, nostro cancellero, ad sua peticione, ne piace et ve ne rengratiamo confortandovi ad darlo presto più che sia possibile.
Ala parte che ve gravati ad dare quello frumento ve ha rechiesto dicto Zanino per quelli 33 et 34 balestreri sonno ad Cerreto, dicemo che, considerato quanto questo facto de Cerreto importa al stato nostro et etiam ala utilità vostra, como manifestamente conosciti, non ve debbe gravare ad dare dicto poco frumento. Et cossì vi confortiamo et stringemo ad darlo al dicto Zanino con l'altre stare 1252, et anche più presto, aciochè dicti balestreri si possanno contentare et tenere in Cerreto. Et questo fatello realmente, come siamo certi che fareti, perché nuy ve lo farimo pagare et l'uno et l'altro.
Ala parte del'imbotate, nuy volentera compiaceressemo ala rechiesta vostra per farvi cosa grata, ma non possemo perché li dinari dele dicte imbotate sonno assignati per li pagamenti del castellano et connestabili dele porte de quella nostra cità et deli altri salariati, sichè non ne poressimo movere uno dinaro; s'el fosse altro che'l potessemo fare, el faressemo voluntiera et de bona voglia. Et cossì ve confortiamo che al facto de Cerreto manchando più una cosa che un'altra ve li vogliati operare, et non mancarli in cosa alcuna, perché, como vedeti, è cossì facto vostro como nostro, per potere goldere el castello et cose vostre. Ex Gambara, die xv decembris 1452.
Marcus.
Cichus.